Lettera all'attrice, protagonista dei Giganti della montagna nell'edizione del 1994, sul ruolo di Ilse da lei interpretato
Povera mia piccola, sempre piccola nel bene e nel peggio!
Che grande battaglia hai vinto contro te stessa. E come sei cresciuta, giorno per giorno! Ora puoi essere tranquilla. Basta che tu non abbia troppa paura. Per il resto il tuo teatro – dentro – ti guiderà.
Semplice, dolente, piena di tremore e coraggiosa. Qua e là, certo, un poco ingiusta e tesa e disperata.
Ilse1 non è “perfetta”. È una povera cosa umana che però crede nella grande luce e brucia. Tutto qui.
E “soffri”! Come, ridendo, ci diciamo sempre. Quella “dubita” e non sa. Questa “soffre” e ha la missione. Il teatro, sai, alla fine è una cosa semplice, primitiva, ingenua.
Grazie per tutto il tuo bene. Non ti ho aiutato abbastanza. Ma solo tu hai un lume per sapere quanto è stato ed è per me, duro.
Un bacio lungo
Giorgio